Dopo circa 20 anni d’esperienza come coach di relazione, posso tranquillamente affermare con certezza che le relazioni di successo non sono casuali. Sto parlando ovviamente di relazioni a lungo termine. Esse si basano fondamentalmente su quattro pilastri.
1) Imparare ad amare se stessi
Non è possibile amare un’altra persona se non sei in grado di amare te stesso, se ti senti vuoto all’interno a causa di un sentimento di abbandono. Amare se stessi significa assumersi la responsabilità per i propri sentimenti piuttosto che attribuire al tuo partner la responsabilità dei tuoi stati d’animo.
Quando cominci ad essere ossessionato dall’idea che il tuo partner non ti stia dando l’amore e l’attenzione che ti aspetti, scatteranno automaticamente gelosia, possessività e frustrazione: tutte emozioni che portano problemi a non finire. Il tuo intento di ottenere l’amore attraverso la coercizione, non potrà mai portare alla connessione e all’intimità.
Il nocciolo dell’amore verso se stessi è imparare a valorizzarsi piuttosto che giudicarsi. Imparare a vedere la propria essenza viene dal collegamento al sé superiore.
Non puoi vedere il tuo valore attraverso gli occhi del tuo ego ferito che, tra l’altro, è stato programmato con molte false credenze – credenze come io non sono abbastanza bravo, sono imperfetto, non ho abbastanza talento, non sono abbastanza attraente, io sono inadeguata ecc.
2) Vedere e valorizzare l’essenza del partner
Quando ci innamoriamo, ci innamoriamo dell’essenza dell’altra persona ma, col tempo, l’ego ferito prende il sopravvento seminando lo scompiglio nel rapporto con strategie di controllo come la rabbia, il senso di colpa, il diniego, la resistenza passiva e la codipendenza.
Questo accade perché il sé ferito è stato programmato, dal condizionamento sociale, per “proteggere” te stesso con diverse forme di controllo del comportamento altrui. Quando in una relazione si manifesta il timore del rifiuto o del tradimento, si tende ad adottare queste strategie programmate per cercare di riconquistare il controllo.
Abbiamo tutti bisogno di imparare a tollerare vicendevolmente il sè ferito. Quando il sé ferito non è tollerabile – quando la persona è violenta – allora, in questo caso, quella non è persona giusta per te.
3) Complicità e gentilezza
Le coppie di successo hanno un rapporto basato in primo luogo sulla complicità. Ma è difficile essere complici con il partner quando si vive nel terrore di essere abbandonati o traditi. La verità è che più complicità e gentilezza hai nei confronti di te stesso, più complicità e gentilezza riuscirai a immettere nel rapporto col partner.
La gentilezza e la complicità sono molto legate al rispetto di sè e alla dignità. Molti confondono la gentilezza con l’annullarsi completamente per l’altro nel tentativo di ottenere amore. La gentilezza, invece, proviene da un equilibrio interiore – un equilibrio che è fatto d’amore per se stessi che può estendersi ad altri.
4) Mantenere uno spirito generoso con il partner.
Anche in questo caso la generosità non ha niente a che vedere con lo svendersi pur di compiacere l’altra persona. La generosità è più un sostenersi a vicenda e fare ogni tanto piccole cose per sorprendere l’altra persona. E’ anche l’accettazione dei difetti del partner partendo dalla consapevolezza che nessuno è perfetto.
Quando non sei in grado di espletare questi piccoli atti d’amore nei confronti del partner, è probabile che tu non stia amando a sufficienza te stesso. Concludendo, l’amore verso un’altra persona è un processo che parte sempre da dentro se stessi ed è un riflesso dell’amore che si ha per se stessi.