All’interno della tua mente c’è uno spazio, un’area in cui nessuno ti dice di no. Si chiama area di comfort. Ti dà un senso di sicurezza. Finchè sei lì dentro la gente ti trova simpatico, bonaccione, un bravo ragazzo, una brava ragazza. Ti invitano alle grigliate perchè “fai numero” ma allo stesso tempo sei poco ingombrante: non crei imbarazzo, non dai scandalo, non fai cadere in tentazione il fidanzato o la fidanzata di nessuno.
Potrebbe sicuramente sembrare una condizione di vita a cui ambire. Sì… Potrebbe, ma solo se accetti il fatto che nessuno proverà mai attrazione sessuale per te. L’attrazione è una scintilla che scocca dall’urto reciproco di due specifiche emozioni: la tensione e l’urgenza. Quella tensione e quell’urgenza che scaturiscono da una situazione di cui non si conosce il finale. Come la suspense creata da un buon film giallo, che ti tiene gli occhi incollati allo schermo fino alla fine.
E questo, dall’interno dell’area di comfort, non lo puoi fare. Perchè quando ti rannicchi lì dentro sei prevedibile, scontato e questi attributi non generano tensione: non c’è differenza di potenziale; non c’è polarità e quindi niente attrazione. L’unico modo che hai per suscitare attrazione e interesse sessuale è uscire dall’area di comfort, correre il rischio di ricevere un rifiuto, affrontare di petto l’eventualità che potresti non piacere a qualcuno, o di sollevare un vespaio nel caso in cui colei o colui in cui hai suscitato interesse è già nei progetti di qualcun’altro. E per fare ciò devi togliere dall’equazione la PAURA…