Mettere a tacere le voci del dubbio

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Esistono due categorie di dubbio: una positiva e una negativa. La prima è quella che ci permette di entrare nel profondo delle cose, di metterle in discussione, di azionare il nostro spirito di ricerca e di esplorazione. E’ quella forma di dubbio che ha consentito ai grandi scienziati della storia di inventare cose che, fino a quel momento, la gente reputava impossibili.

La seconda, quella negativa, è una forma di dubbio autodistruttiva in quanto è rivolta verso sè stessi.

Quando si è fortemente stressati o quando si è reduci da un recente fallimento sentimentale o professionale, si comincia a dubitare delle proprie capacità, a percepire un senso di inadeguatezza.

Sentirsi a terra dopo una sconfitta è più che naturale. Lo è un po’ di meno quando questo sentimento diventa costante e si comincia a vedere ogni cosa attraverso le lenti del dubbio.

Ma diamo uno sguardo alla causa principale del “dubbio compulsivo”.

Il condizionamento sociale, sia laico che religioso, al quale siamo quotidianamente sottoposti, non fa altro che instillare paura, sconforto e sensi di colpa. I più colpiti da questo bombardamento sono coloro che scelgono (e sottolineo scelgono) di soccombere a questo culto della paura.

Eliminare tutto ciò che ti tiene prigioniero di una martellante vibrazione negativa, assumersi la responsabilità di come ti senti e agisci, sono i primi passi da compiere per trovare quel robusto equilibrio in grado di liberarti dal dubbio compulsivo.

Nessuno può farti sentire in un certo modo a meno che non sia tu a consentirglielo.

Vedo tantissime persone ogni giorno sconvolgersi e argomentare sulle cose che possono essere o non essere vere. Danno tutto il loro potere a qualcun altro invece di fare qualcosa per uscire da questo circolo vizioso.

Impara a creare uno stile di vita incentrato sulla libertà emozionale!